C’è ancora tanta confusione sul Micro-needling. Vediamo di far chiarezza.
Cos’è il micro-needling?
Il micro-needling è un trattamento di medicina estetica, che si effettua in ambulatorio, o al limite in casa, ed ha lo scopo di correggere inestetismi e imperfezioni della pelle del viso. Il risultato è un evidente ringiovanimento del volto. L’idea di base, su cui è stato sviluppato il needling, è che l’epidermide, quando viene ferita, mette in moto meccanismi di riparazione cellulare che coinvolgono enzimi e proteine finalizzati appunto alla riparazione. Il micro-needling viso (needle, in inglese, significa ago) tende a creare quindi microlesioni proprio accanto a rughe o cicatrici. Le microlesioni andranno così ad attivare la produzione di collagene ed elastina, contribuendo ad una efficace rigenerazione dei tessuti.
Micro-needling: come funziona?
Ci sono due metodi per il micro-needling: uno si effettua in ambulatorio, e lo strumento che si andrà ad utilizzare è una sorta di penna elettrica con la punta formata da molti sottilissimi aghi. A seconda della zona da trattare vengono fatti penetrare ad una profondità variabile da 0,5 mm a 2,5 mm. L’azione degli aghi, che penetrano in una posizione perpendicolare alla pelle, permette all’epidermide di attivare i processi di rigenerazione senza sottoporla ad uno stress lacerativo, come invece avviene con l’altro strumento, il roller.
Prima dell’inizio del trattamento viene stesa sulla zona da trattare una pomata anestetica.
Al termine del micro-needling, che ha una durata variabile a seconda dell’estensione dell’area su cui si interviene, la pelle risulta arrossata e si avverte una leggera sensazione di bruciore. Entrambi i sintomi svaniscono in un paio di giorni.
Il trattamento di microneedling è consigliato per:
- rilassamento e invecchiamento cutaneo;
- linee sottili e rughe;
- décolleté;
- rughe del labbro superiore;
- mani;
- ringiovanimento della pelle;
- pori dilatati;
- smagliature;
- cicatrici post acneiche;
Micro-needling: funziona davvero?
I risultati di tale tecnica si vedono dopo alcuni mesi dall’inizio dei trattamenti, con la produzione di nuovo collagene e una rigenerazione della pelle. In merito all’efficacia, è stata pubblicata una ricerca della clinica Govt Medical frl College di Srinagar (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20300368), in India, su 37 pazienti con cicatrici atrofiche facciali. Le cicatrici sono state valutate e classificate clinicamente mediante una serie di foto fatte all’inizio e due mesi dopo la conclusione del protocollo di trattamento. I risultati sono stati:
- riduzione della “severity” delle cicatrici di uno o due gradi su 34 pazienti,
- 80% dei pazienti ha risposto con un “excellent” sulla soddisfazione del trattamento.
In alternativa al micro-needling, è possibile intervenire sull’invecchiamento della pelle del volto con i filler dinamici o con il lipofilling, trattamenti estetici su cui sono, negli anni, stati effettuati test che ne certificano il risultato certo.
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